marzo 2025

Clicca qui sotto per ascoltare questo articolo raccontato dal Mazzu 🙂

Due o tre volte all’anno tengo un corso di public speaking chiamato Masterspeaker insieme al mio amico Daniele Monterosi, attore. Sono tre giorni intensi, nei quali lavoriamo su molti aspetti legati al fare emergere la propria unicità su un palco, ma forniamo anche diverse regole per rendere la comunicazione efficace e originale.

C’è stato un momento nell’ultima edizione in cui una delle allieve ha alzato la mano e ha detto: “Ho un problema con le regole dentro le quali mi chiedete di stare”. “Mi viene naturale parlare come voglio io, spontaneamente. Questa cosa di dover stare nei tempi, di dover seguire una struttura precisa per aprire il discorso, svilupparlo, chiuderlo… mi mette in crisi”.

Mentre ascoltavo lei che parlava, ascoltavo anche quello che accadeva dentro me stesso.

E mi sono ritrovato in uno stato d’animo curioso, tra l’ambivalente e il contraddittorio.
Da un lato, infatti, la parte di me “docente” voleva sottolineare quanto le regole fossero fondamentali per una comunicazione efficace.
Dall’altro, una voce più profonda riconosceva in quelle parole qualcosa di familiare, in risonanza con la mia stessa esperienza.

Tutte le volte che ho infranto le regole…

Mi sono fermato a riflettere: in fondo, tutte le conquiste più significative della mia carriera sono nate proprio dall’aver infranto delle regole.

Per esempio, sono stato il primo psicologo in Italia a esplorare seriamente la terapia online quando ancora era vista con forte sospetto dalla comunità professionale. Ho dovuto scrivere il primo libro in Italia sull’argomento per legittimare questa pratica, e qualche tempo dopo ho steso le prime linee guida sulla terapia psicologia a distanza assieme all’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Oggi praticamente tutti i miei colleghi fanno anche sedute online, ma all’epoca ero un pioniere che era visto male, perché remavo contro corrente.

O ancora: sono stato il primo psicologo a portare la divulgazione psicologica su YouTube, quando i miei colleghi storcevano il naso all’idea di “semplificare” la professione sui social media. “Stai banalizzando la psicologia”, mi dicevano. Oggi quella stessa comunità professionale riconosce il valore della divulgazione online. Ma qualcuno doveva pur fare il primo passo 🙂

E non sono solo le regole professionali quelle che ho infranto.
Pensando alla mia vita privata, sono diverse le situazioni in cui ho seguito più l’istinto (a questo proposito, ho scritto anche un articolo a riguardo: clicca qui per leggerlo 🙂) che le convenzioni.
Con Giulia, per esempio, abbiamo sfidato ogni manuale di psicologia di coppia: siamo andati a vivere insieme quasi subito e le ho chiesto di sposarmi dopo appena un anno e mezzo. Secondo i canoni classici era una follia – i primi 18 mesi di relazione sono caratterizzati da una visione idealizzata dell’altro. Eppure eccoci qui, quindici anni dopo, più uniti che mai.

Potrei continuare con altri esempi, ma non sono qui per vantarmi delle regole infrante.
Anche perché nella maggioranza dei casi sono stato estremamente ligio alle regole, anche laddove mi sembravano ingiuste.

Certo ho la percezione che se non avessi mai infranto quelle poche regole, la mia vita oggi sarebbe più povera.

E allora, che fare? Rispettare le regole o infrangerle?
Il punto, ovviamente, è capire in quali condizioni è giusto infrangerle e quando no.

La regola per infrangere la regola

Nel tempo ho trovato un mio criterio per orientarmi davanti al bivio: puoi infrangere le regole solo dopo averle comprese e rispettate. Solo dopo averle metabolizzate, capito perché esistono e imparato a starci dentro. Questa è la regola per infrangere la regola. Se non la rispetti, stai giocando d’azzardo: puoi vincere tanto ma anche perdere tutto quello che hai.

Pensa a un musicista jazz: può permettersi di improvvisare in modo brillante solo dopo aver studiato per anni la teoria musicale. O a Picasso: poteva dipingere le sue figure astratte proprio perché aveva una padronanza eccezionale del disegno classico. Prima di decostruire le forme, aveva imparato alla perfezione la tecnica tradizionale.

Se vuoi infrangere la regola che non hai davvero compreso e imparato a rispettare, non stai innovando – stai solo cercando una scorciatoia. E le scorciatoie, nella vita, hanno il brutto vizio di allungare il percorso invece di accorciarlo.

Non infrangere le regole
Per cercare scorciatoie.
Infrangi le regole 
Per aprire nuove strade.

L’ho visto accadere tante volte: colleghi che si sono lanciati nella psicologia online senza aver prima consolidato la loro pratica clinica tradizionale, finendo per compromettere la qualità del loro lavoro. Aspiranti divulgatori che hanno cercato la via facile sui social media, perdendo di vista l’essenza della professione. Coppie che sono andate a vivere insieme troppo presto non per una scelta consapevole, ma per fuggire da altre situazioni.

Quando ho iniziato a fare terapia online, avevo alle spalle anni di esperienza nel setting tradizionale. Quando ho portato la psicologia su YouTube, avevo già una solida base teorica e pratica. Quando sono andato a vivere con Giulia, avevamo entrambi una chiara consapevolezza di ciò che volevamo costruire insieme e di tutto ciò che non volevamo all’interno di una relazione sentimentale.

È questa la lezione che cerco di trasmettere ai miei figli.
Ed è lo stesso principio che condivido con i miei collaboratori e studenti: prima di infrangere una regola, imparala.
Prima di andare oltre i confini, esplora bene il territorio che c’è dentro quei confini.

Non si tratta di scegliere se essere ribelli o conformisti. Si tratta di essere prima di tutto consapevoli.
Di capire che le regole sono come i gradini di una scala: puoi anche decidere di saltarli, ma solo dopo aver imparato a salirli uno alla volta.

E tu? 
Questa è la mia storia con le regole, ma sono curioso di conoscere la tua.
Ti è mai capitato di infrangere delle regole, anzi di infrangere “la regola” e ottenere risultati sorprendenti?
O al contrario, hai mai pagato il prezzo di aver cercato una scorciatoia?

Raccontami la tua esperienza nei commenti.

Le storie più interessanti spesso nascono proprio da questi scambi di prospettive diverse.

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