10 giugno 2025

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Spesso mi piace pensare all’esistenza di alcune semplici ricette che ci possano aiutare a vivere meglio.

So che la vita di semplice ha poco, e sono anche consapevole dei limiti che queste ricette possono avere.
Tuttavia trovo che in alcune di queste siano presenti dei princìpi più o meno universali capaci di farci riflettere in modo un po’ diverso sula nostra quotidianità.

Se dovessi spiegare a un adulto una ricetta “facile facile” per andare verso il fallimento, gli direi questo:

Pochi errori di giudizio
Ripetuti quotidianamente

Con questa frase intendo dire che raramente i grandi disastri ti crollano addosso all’improvviso da un giorno all’altro.

Cioè: non è che alla fine del primo giorno in cui commetto un errore di giudizio vado subito incontro a conseguenze eclatanti.

Al contrario, nella maggior parte dei casi, il fallimento si insinua nelle nostre vite come un qualcosa di sottile, insignificante e, proprio per questo, apparentemente innocuo.

Per farti qualche esempio:

  • Non è che se mangi male per 10 giorni, alla fine dei 10 giorni ti viene un infarto o il diabete.
  • Non è che se quando ricevi il primo stipendio non metti da parte una parte di quanto hai guadagnato, allora finirai senza un cuscinetto di denaro da investire per aumentare la tua ricchezza.
  • Non è che se per 3 mesi stai seduto tutto il tempo davanti al pc senza mai fare allenamento, allora la sedentarietà porterà a indebolire le tue ossa e sistema cardiovascolare in maniera immediata

Anzi, molto probabilmente se parli con un tizio che ha mangiato cibo spazzatura per 10 giorni e gli chiedi “come stai?” lui ti dirà “bene, come al solito”.

Il che è formalmente vero se analizzi la sua vita in questo preciso istante, ma decisamente fuorviante se consideri la traiettoria sulla quale ha impostato il suo futuro.

La formula del fallimento spiegata ai miei figli

I miei figli (6, 11 e 12 anni), di tanto in tanto, mi fanno notare come alcuni loro compagni di scuola “possono stare più tempo di noi davanti ai videogiochi, senza per questo essere stanchi il giorno dopo a scuola”, o “mangiare più caramelle, senza per questo stare male”, o che “Giorgio non si era preparato per l’interrogazione, però ha preso lo stesso 8”.

Il principio oggetto delle nostre discussioni, come si sarà inteso, è il medesimo esposto qui sopra.

Non puoi giudicare dopo pochi giorni
le reali conseguenze del tuo errore.

Per rendere tutto questo “a portata di bambino” ho preso un accendino e l’ho acceso.

“Ho sentito dire che se metto il mio dito sul fuoco di questo accendino, il mio dito si brucerà”
“Direi che hai sentito bene!” mi dice uno dei miei figli.
“In realtà a me questa cosa qui del fuoco che brucia le dita non mi ha mai convinto sai? Mi sà che lo faccio lo stesso….”

Così ho infilato il dito nella fiamma dell’accendino e dopo pochissimi istanti l’ho levato.
“Visto? guarda il mio dito! Non mi sono fatto niente, è in forma smagliante…”
“No aspetta… così non vale… Non puoi giudicare se la fiamma ti brucia effettivamente il dito se lo tieni sul fuoco per così poco tempo!”.

Il messaggio era stato recepito: le conseguenze dei nostri errori di giudizio si manifestano nel tempo 🙂

Tra fallimento, successo e saggezza

Ho sempre pensato che la strada verso il successo potesse essere intuita guardando in controluce i nostri fallimenti.

E all’ora, se è vero che la ricetta per il fallimento è “Piccoli errori di giudizio ripetuti quotidianamente”, potremmo ipotizzare che a metterci sulla strada del successo sia fare il contrario:

Poche semplici regole,
praticate ogni giorno con disciplina

In buona sostanza, qualunque sia il punto in cui ti trovi nel tuo cammino di vita, puoi scegliere immediatamente un’altra destinazione e iniziare a ripetere giorno dopo giorno alcune semplici regole, così da invertire la rotta della tua vita.

Forse, partendo da queste due ricette essenziali ma efficaci su fallimento e successo, potrei spingermi a dare anche una definizione di saggezza coerente a questa visione:

La saggezza
sta nell’imparare in fretta
le cose giuste da fare

Per nostra fortuna, in questo processo di apprendimento ci sono tanti alleati al nostro fianco.
E come racconto nel mio libro “Fattore 1%” è sufficiente avere la curiosità di studiarli e il coraggio di applicare piccole abitudini quotidiane (se ti va, qui ti spiego come applicare il metodo 1% alla tua vita) che nel tempo, producono grandi risultati.

E tu? Avevi mai pensato al fallimento in questa ottica? Fammi sapere nei commenti se userai questa tecnica per spiegarlo ai tuoi figli, o se ti è stato utile per ricordarlo a te stesso/a 😉

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