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13 febbraio 2025
L’altro giorno io e mia moglie Giulia parlavamo di quante coppie di amici e conoscenti, nel corso degli anni, abbiamo visto andare in crisi.
Alcune si sono separate dopo pochi anni di matrimonio, altre dopo l’arrivo dei figli, altre ancora dopo decenni insieme. Nella maggior parte dei casi, l’amore non è riuscito a resistere al tempo che passa.
Mi è tornato in mente il nostro matrimonio, il 24 luglio 2010. Centrotrenta ospiti, tante coppie presenti quel giorno.
Facendo due conti, di tutte quelle relazioni sentimentali oggi ne sono rimaste insieme solo due.
Mentre sfogliamo le foto di quel giorno, non posso fare a meno di riflettere sul significato di San Valentino. Non sono mai stato un grande fan di questa festa commerciale, e nemmeno mia moglie. Eppure oggi, nel 2025, forse ha ancora senso celebrare l’amore – se non quello romantico delle cene a lume di candela, almeno quello che resiste al tempo e al cambiamento.
I numeri ISTAT parlano chiaro: in Italia i divorzi continuano ad aumentare anno dopo anno, con quasi 100.000 coppie separate solo nel 2021, segnando un +25% rispetto all’anno precedente. Numeri che raccontano quanto sia difficile far durare una relazione nel lungo termine.
Le coppie che durano si ri-scelgono, ogni 7 anni
Uno degli aspetti più critici nelle relazioni di coppia, e paradossalmente tra i meno discussi, è la necessità di scegliersi nuovamente nel corso del tempo. Si parla spesso dei famosi “sette anni”, ma la verità è che i cambiamenti significativi possono avvenire anche più rapidamente.
La mia storia con Giulia è emblematica in questo senso.
L’ho conosciuta nel 2007: io avevo 27 anni ed ero tutto un po’ per aria, stavo cercando di costruire qualcosa di importante ma ero decisamente perso e disorientato in un mondo del lavoro che non riuscivo a decifrare.
Non riuscivo a ingranare la mia vita, navigavo a vista. Lei si era appena laureata, ma lavorava come segretaria in un ente pubblico e, nonostante la sua passione per l’arte, non aveva ancora trovato la sua strada professionale.
Se potessimo usare una macchina del tempo e fare un salto in avanti di 7 anni, al 2014, troveremmo due persone profondamente diverse.
Nel frattempo erano arrivati due figli, avevamo stravolto le nostre carriere, cambiato priorità, sviluppato nuovi sogni. La nostra direzione di vita – sia come coppia che come individui – si era trasformata radicalmente.
L’uomo che Giulia aveva scelto nel 2007 non era più quello che si trovava davanti nel 2014.
E oggi, nel 2025, sono ancora profondamente diverso da entrambe quelle versioni di me stesso. Lo stesso vale per lei: la Giulia di oggi ha degli elementi in comune con quella che ho conosciuto quasi vent’anni fa, ma anche molti diversi.
Ed ecco la domanda cruciale che una persona che vive in una coppia dovrebbe porsi:
Chi ti assicura che ciò che sei diventato sia ancora compatibile con ciò che il partner cerca o desidera?
Non puoi e non devi darlo per scontato. Il cambiamento è inevitabile – se non cambiassimo saremmo sassi, non persone – ma la scelta di restare insieme deve essere consapevolmente e ciclicamente rinnovata dalle coppie che durano.
E non è un processo che puoi lasciare al caso o dare per scontato.
Richiede attenzione costante, dialogo aperto, e soprattutto la volontà di entrambi di “ri-conoscersi” e “ri-scegliersi” continuamente.
Due chiavi per continuare a scegliersi
Dopo aver compreso quanto sia cruciale rinnovarsi come coppia nel tempo, viene spontaneo chiedersi: ma come si fa, concretamente? Come fanno le coppie che durano a farlo?
Non esistono formule magiche, ovviamente, e nessuno può garantire il successo di una relazione.
Tuttavia, nella mia esperienza personale e professionale ho identificato due elementi che possono fare la differenza.
1. Non smettere mai di guardarsi negli occhi
Mi piace usare la metafora del ballo: quando danzi con qualcuno, i passi della coreografia possono portarti ad avvicinarti o allontanarti dal tuo partner. È naturale, fa parte della danza. Ma c’è una regola fondamentale: non devi mai perdere il contatto visivo. Nel momento in cui smetti di guardare il tuo partner negli occhi, rischi di perderti nel caos della pista da ballo, magari finendo per trovare un nuovo compagno di danza.
Ma cosa significa davvero “guardarsi negli occhi” nella quotidianità di una relazione? Significa mantenere viva una connessione profonda attraverso piccoli gesti quotidiani:
- Ascoltare attivamente il partner, cercando di cogliere i suoi bisogni e desideri che cambiano nel tempo
- Stimolarsi intellettualmente a vicenda, continuando a crescere insieme
- Comunicare apertamente, senza censure o filtri
- Coltivare quei piccoli gesti di attenzione e affetto che sembrano banali ma sono il nutrimento quotidiano dell’amore
- Aiutarlo a realizzarsi e fare il tifo per il suo successo
- Accettare consapevolmente qualche compromesso, in nome di un benessere superiore e più duraturo
Una tendenza in alcune coppie è quella di coltivare troppi spazi di indipendenza. In altre coppie, al contrario, si diventa eccessivamente dipendenti. Il giusto gioco degli equilibri, facilitato da un sano “guardarsi negli occhi” porta le coppie che durano a occupare una posizione di inter-dipendenza, dove sono valorizzati e concessi aspetti autonomi e di condivisione.
2. L’amore è una competenza
Il secondo elemento cruciale è comprendere che l’amore non è solo un’emozione.
Prima ancora che vederla in questo modo, infatti, fa bene alla coppia vedere l’amore come una competenza.
E, in quanto tale, la competenza di “saper amare” va sviluppata, allenata e perfezionata nel tempo.
Pensa a un musicista: nessuno nasce sapendo suonare il pianoforte. Ci vogliono anni di pratica, dedizione e pazienza. Durante il percorso ci saranno momenti di bellissima musica e altri di note stonate. Ma il musicista continua ad allenarsi, consapevole che la maestria richiede tempo e impegno costante. E che talvolta è proprio grazie all’aver suonato quella nota stonata che può correggersi e migliorarsi ancora.
Lo stesso vale per l’amore. Non puoi pensare di aver “finito di imparare” come amare il tuo partner, né di essere arrivato al massimo delle tue capacità come compagno di vita. L’amore va praticato in più sfumature, attraverso diversi stati d’animo, in differenti fasi della vita.
Non chiederti cosa l’amore possa fare per te.
Chiediti cosa tu possa fare per l’amore.
Nel processo di apprendimento di qualsiasi competenza o mestiere, il tempo è un elemento fondamentale da rispettare. Non pretenderesti di diventare un chirurgo esperto dopo un mese di pratica. Allo stesso modo, imparare ad amare richiede tempo, pazienza, dedizione e la volontà di migliorarsi costantemente. E anche per questo ogni tanto storco il naso davanti a delle coppie che appena affrontano la prima incompatibilità caratteriale o difficoltà relazionale mollano la spugna. Conoscersi e venirsi incontro è anche faticoso, ma quando questo processo avviene porta grandi benefici.
Credo che anche nelle relazioni a lungo termine, nelle “coppie che durano” ci sia sempre spazio per crescere e migliorare. Non è l’amore a doversi prendere cura di te – come spesso si sente dire – ma sei tu a dover prenderti cura dell’amore, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Mentre celebriamo San Valentino, forse dovremmo ricordarci che l’amore non è solo quello passionale delle fughe romantiche e dei cioccolatini.
È anche un impegno quotidiano a guardarsi negli occhi e a perfezionare l’arte di amare.
Un impegno che ogni giorno ti porta a chiederti: oggi sto lavorando su di me per diventare un partner migliore? Una direzione che, se mantenuta con costanza e consapevolezza, può permetterci di continuare a sceglierci, ancora e ancora, attraverso i cambiamenti della vita.

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PPS Da oggi fino alla mezzanotte di domenica sarà di nuovo disponibile il videocorso “Coppia Felice”, dove condivido tutto il mio sapere per migliorarsi nella competenza dell’amore 🙂
Qui tutte le info: https://coppiafelice.net/
Flaminia Migone
Grazie 😊!
Luca Mazzucchelli
grazie a te Flaminia,
ciao
Luca
Matteo
Grandissima verità….io e mia moglie dopo 29 anni ci stiamo separando, ahimè usciamo scontitti senza neppure combattere
Michele
Luca, perdonami, come si fa a innescare questo gioco del rimettersi in discussione, quando è un solo componente della coppia a volerlo fare?
Quando l’altra metta della coppia ti dice “ma io sono sempre stata così”.
La difficoltà, che da mesi vivo, è proprio questa: so che non sono e non siamo gli stessi che hanno iniziato anni fa. Ma dall’altra parte, ho una persona che invece (non solo nel rapporto di coppia) vive con una rigidità per la quale, cambiare vuol dire semplicemente perdere, rinnegare se stessi, soccombere.
Luca Mazzucchelli
Ciao Michele,
credo che l’unico strumento che abbiamo per agire sugli altri sia cambiare noi stessi.
Solitamente, se tu per primo ti rimetti in gioco, aumenti le probabilità che anche l’altro faccia lo stesso.
Certo, non è matematico al 100% perchè c’è l’elemento del libero arbitrio che va rispettato e valorizzato.
Cercherei di lavorare per migliorare sempre di più la comunicazione, in modo da aumentare la consapevolezza dei vari bisogni e poter poi prendere delle decisioni sul da farsi, che siano più serene possibili.
Irene
Grazie Luca e grazie Giulia! Le vostre testimonianze, consigli sono di grandissimo incoraggiamento x noi! Grazie davvero! Anche noi, spostati da 10 anni, ci ritroviamo con tante coppie di amici ormai ” sfatte”, e spesso ci domandiamo il perché, visto che di alcune proprio mai e poi mai avremmo immaginato…. Grazie ancora perché ci date sempre spunto per non arrenderci, in un mondo dove spesso si ” molla” ( tutti e tutto) com troppa facilità!
Un abbraccio con tanta stima!
Maria Rita
Buongiorno Luca, tu parli considerando che entrambi i partner abbiano intenzione di impegnarsi e tengano l’uno all’altro. Il dolore nasce quando ci si rende conto che l’altro è più concentrato su se stesso che sulla coppia. C’è dolore quando ci si rende conto che l’altro ha in cima alla sue priorità i suoi bisogni soltanto. Nasce la delusione di non essere apprezzati, di non apprezzare quello che doniamo, e la scelta di andarsene purtroppo, è un dovere verso noi stessi. È difficile incontrare persone con i nostri stessi valori (come dici tu), e si scopre solo nel tempo che siamo diversi. Grazie per quello che trasmetti. MR
Luca Mazzucchelli
Grazie Maria Rita,
nel gioco delle relazioni ci sono tante variabili che sono sempre al di fuori del nostro controllo. E’ giusto che sia così 🙂
Noi abbiamo la possibilità di concentrarci su ciò che possiamo controllare: comunico bene? sto crescendo come partner? so quello che voglio? cerco di andargli incontro? … Per il resto, abbiamo anche noi sempre la possibilità di chiamarci fuori dalla relazione se vediamo che non è più un contesto salutare per la crescita e benessere dei partner.
Un abbraccio e in bocca al lupo per tutto.
Luca
Mauro
Quando vieni in Friuli ?
Luca Mazzucchelli
Missà che fai prima a venire a Milano Mauro 😉
Luca
Lara
Articolo che fa riflettere. Lo stesso potrebbe valere per le amicizie. A quando un articolo sulle amicizie che restano o che svaniscono?
Luca Mazzucchelli
Esatto Laura,
la dinamica è la stessa.
A presto
Luca
Adriano
ciao Luca e Giulia (stiamo celebrando la coppia) sono felicemente sposato da quarant’anni, e il tuo post mi mette nella condizione di chiedermi: è sempre andato tutto bene? no , cosa abbiamo fatto di diverso dalle tante coppie che si sono divise? penso che ci siamo sempre rispettati, abbiamo condiviso i cambiamenti e la velocità che ognuno di noi aveva per accettarlo, abbiamo sempre avuto dei sogni, e oggi osserviamo la nostra vita , che non è più solo nostra , ma anche dei nostri figli, dei nostri nipoti, e di tutte quelle persone che ogni giorno incontriamo e scambiamo con loro un saluto, un pensiero, una difficoltà. ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo
Luca Mazzucchelli
E’ una bella testimonianza la tua, Adriano.
Grazie per avere condiviso alcuni ingredienti della vostra ricetta vincente.
a presto
Luca
Annalisa
Sempre ad altissimi livelli! Grazie
Luca Mazzucchelli
Ci proviamo Annalisa 🙂
Grazie per leggermi
Luca
Arianna
Grazie per questi spunti e riflessioni
L’amore va praticato!
Darlo per scontato mina la relazione, anche se sembra di farlo in buona fede e fiducia nell’altro.
L’equilibrio tra coltivare spazi di indipendenza e spazi di interdipendenza che alimentino la coppia a volte si complica, soprattutto quando una delle due parti rinuncia a guardarsi dentro.
Luca Mazzucchelli
Già, è sempre un equilibrio tra guardarsi dentro e guardarsi fuori.
E possibilmente farlo assieme.
O almeno, lavorare affinchè il partner non perda la voglia di farlo.
Luca
Laura Cammarata
Grazie Luca. Mi fa molto riflettere il riscegliere ogni 7 anni circa. Questo anno saranno 27 anni che ci siamo trovati. Eravamo giusto dei ragazzi . Nel frattempo posso dirti che abbiamo avuto tre figli , cambiato casa e vita più di una volta . Non tutto è stato semplice anzi se guardo indietro abbiamo vissuto un vero terremoto con la nascita del terzo figlio ma ci siamo scelti ancora e abbiamo scoperto il senso profondo dell’ amore e del donarsi e oggi quel terremoto che è entrato nelle nostre vite ci aiuta a
guardarci dentro ogni giorno. Non è semplice con tre figli ricordarsi che siamo sempre noi stessi e la nostra coppia da proteggere e rispettare ma è proprio questo che ci sta aiutando a farcela, a sceglierci ogni giorno e vivere un presente gratificante.
Luca Mazzucchelli
Complimenti Laura,
27 anni sono un vero record!
Bravi e in bocca al lupo per i prossimi 27 anni 🙂
Luca
Isa
Ah me capita spesso di rendermi conto dopo 25 anni insieme di essere dipendente da lui e di non riuscire a lasciargli i suoi spazi e a prendere i miei. Mi consigli un libro da leggere sulla dipendenza affettiva?
Luca Mazzucchelli
Prova con Giulio Cesare Giacobbe: “Alla ricerca delle coccole perdute”
Teresa
Sono sposata con Roberto da 44 anni. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo momenti belli e altri meno belli, ma stiamo insieme, rispettandoci giorno per giorno. Il nostro unico figlio si è sposato quattro anni fa e spero che il nostro matrimonio sia un esempio per lui. Grazie Luca per avermi permesso di esprimermi, grazie per i tuoi edificanti consigli
Luca Mazzucchelli
44 anni!
Bravissimi.
Chissà quante cose avete imparato sull’amore di lungo termine.
Grazie e a presto
Luca
massimo
Caro Luca, grazie per condivisione, grazie per il tuo metterti in gioco con umiltà e competenza. L’amore non è solo un sentimento ma una decisione. Io oggi scelto te, scelgo di essere il tuo strumento più grande di felicità. Una domanda strong tratta dal corso “Coppia felice” è “Cosa posso fare per la tua felicità oggi”. Ricominciare sempre, prendersi cura dell’altro, e mi piace la tua indicazione sui “compromessi”. E lo spazio della pazienza, lo spazio del limite, della consapevolezza che non siamo perfetti, e forse quel difetto lo porteremo nella tomba, senza migliorare troppo. Eppure tu ci insegni che un buon 1% oggi se voglio posso migliorare, nel mio carattere, nelle attenzioni verso di te, nel tempo di qualità donato, nel guardarsi negli occhi per scoprire chi sono veramente. La canzone di Giorgia e Cristicchi a Sanremo, parlano di diverse cure, senza cura moriamo noi e muore la relazione. Ma questo non voglio, oggi scelgo di guardarti negli occhi, di stare al tuo passo di danza, per ricominciare. Rialziamoci insieme, GRAZIE
Luca Mazzucchelli
Grazie Massimo,
mi piace molto l’idea di amore come scelta. La riciclerò 🙂
E sicuramente ascolterò le canzoni di Sanremo, quest’anno non sono ancora riuscito a vedere una puntata 🙂
Luca
Giuseppe Matteoli
Ciao Luca, ti aspettiamo a Roma con la replica del tuo spettacolo.
Luca Mazzucchelli
Ciao Giuseppe
a presto 🙂
Luca
Aurelio
Ciao Luca, hai scritto tante belle cose che quasi mi fanno sentire in colpa per non averle, a tempo debito applicate ma, sinceramente, nella mia vita matrimoniale non penso di aver messo in pratica , almeno consapevolmente, forse il 10% di tutto ciò. Nonostante questo il mio matrimonio dura da più di 50 anni (ora ne ho quasi 76) e penso, a Dio piacendo, possa durare ancora un pò. Che ne dici? Buona giornata.
Luca Mazzucchelli
Caro Aurelio,
grazie per questa testimonianza.
Credo che se una strategia funziona non vada cambiata.
La bontà di un albero, insomma, si valuta dai suoi frutti e se tu e tua moglie siete felici del vostro matrimonio, chi sono io per dire altro?
Per esperienza personale e professionale, tuttavia, ti dico anche che sposarsi e limitarsi a sperare che vada tutto per il verso giusto, senza appoggiarsi a suggerimenti o teorie psicologiche comprovate, significa affidarsi più alla fortuna e al caso che altro.
Insomma: non consiglierei a nessuno di vivere una relazione così tanto importante, senza un piano per poterla fare andare bene.
Detto questo, complimentoni per il traguardo dei 50 anni di matrimonio: evidentemente pur senza seguire il mio canovaccio, ne avrai trovato uno funzionale per voi.
Un abbraccio
Luca
Camilla
Grazie!
Luca Mazzucchelli
🙂
Lucia Vagnozzi
Quando gli interessi sono diversi che fare? Lui ama la caccia a me non interessa minimamente. Io amo viaggiare cosa che a lui non attrae. Ho pensato di partire da sola ma questa cosa mi dispiace. Cosa dovrei fare? Un abbraccio Luca
Luca Mazzucchelli
Non bisogna basarsi sugli interessi, ma sugli incastri valoriali. Ne parlo in maniera approfondita nel libro 86.400 😉
paola montanari
interessantissimo ma di non facile realizzazione
Luca Mazzucchelli
La vita non è facile Paola 🙂
Ma credo sia ancora più difficile NON fare queste cose, e poi dover subire le conseguenze….
Un abbraccio
Luca
paola montanari
è molto interessante conoscere l’esperienza di vita delle persone e ci spinge a riflettere sulla nostra
Raffaele
Grazie Luca per aver condiviso la tua esperienza e le tue interessanti riflessioni (come sempre ;-)) Con mia moglie ci siamo frequentati per 14 anni e poi abbiamo deciso di sposarci e siamo a 24 anni di matrimonio. Non saprei dirti quale possa essere l’alkimia che alimenta il nostro rapporto, ma per certo ho imparato a “saper disinnescare” come dice Giallini in Perfetti Sconosciuti: “Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi lo trovo saggio. Le uniche coppie che vedo durare, sono quelle dove uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro e invece sta un passo avanti! Buona vita
Luca Mazzucchelli
E’ un bellissimo film e una bellissima frase, che conoscevo ma avevo dimenticato.
Grazie per il reminder e complimenti per la vostra relazione 🙂
Luca
Laura
Grazie Luca per la vostra condivisione sull’ essere coppia e viverla con amore. Noi siamo una coppia da 32 anni di cui 25 di matrimonio abbiamo tre figli, la terza è nata con disabilità intellettiva. Da allora tante cose sono cambiate, noi siamo cambiati e guardiamo il mondo con occhi diversi! Siamo orgogliosi della nostra famiglia ma allo stesso tempo ci manca lo stare da soli come coppia, perché quando nasce un bambino/a con disabilità tutto intorno si crea il vuoto e possiamo contare solo l’uno dell’ altro… tra le tante cose ho imparato che l’amore non è scontato e va coltivato giorno per giorno.
Un saluto…
Luca Mazzucchelli
Grazie a te Laura per questa testimonianza e un grande in bocca al lupo per la vostra ricerca di equilibrio.
Un abbraccio
Luca