22 dicembre 2024

I ricordi più vividi della mia infanzia includono una vacanza estiva in camper, in giro per l’Italia.
C’era qualcosa di speciale in quella casa su ruote che mi aveva completamente affascinato.
Negli anni ho avuto altre occasioni di viaggiare in camper, come quella volta con gli amici a Berlino, ma non mi ero mai trovato al volante a dover pilotare un mezzo così grande… e l’idea di farlo mi intimidiva profondamente.

Con l’arrivo dei miei figli, però, qualcosa è cambiato.

Ho iniziato a sentire il forte desiderio di offrire loro quelle esperienze particolari che, proprio come era successo a me, potessero trasformarsi in ricordi indelebili. Il camper è sempre rimasto lì, come un’idea sopita, per diversi anni.

Un giorno ho preso coraggio e ho portato la mia famiglia in un negozio di vendita e noleggio camper.

Dopo aver ascoltato le nostre esigenze, il commesso non ha avuto dubbi: “Vi serve il McLouis Glamys”.
E io: “è molto lungo?”
Lui, con nonchalache: “Sono 7 metri e 20 centimetri”.
La mia prima reazione è stata: “Non riuscirò mai a guidare una cosa del genere!”.
E anche la seconda e terza, in realtà, non sono state poi così diverse 🙂

Ma ormai avevo deciso.

Inoltre, tornare indietro a fronte dell’entusiasmo dei bambini sarebbe stato impossibile.
Elisa, la più piccola, mentre girava per il Camper si ferma e chiede “ma i nostri bagagli dove sono?”.
Spiegarle che non eravamo lì per partire subito, ma il viaggio sarebbe iniziato circa 6 mesi dopo, l’ha fatta scoppiare in lacrime ed è stata una vera impresa calmare la sua delusione.

camper per principianti

L’idea iniziale che mi ero fatto, era semplice: un viaggio test – 7 giorni – così che in caso di emergenza mi sarei fermato e saremmo andati a dormire in albergo. Itinerario base: Milano-Toscana, andata e ritorno, con un lungo soggiorno in un campeggio.

Ma Giulia, con la sua consueta saggezza provocatoria, mi ha fatto però notare: “Se dobbiamo stare fermi in un posto, che senso ha prendere un camper? Andiamo in un bungalow!”

Ed ecco che, fedele al mio spirito di viaggiatore itinerante, ho iniziato a pianificare un itinerario più ambizioso attraverso Austria, Germania e ritorno in Italia.

Con spirito di condivisione ecco allora qui il mio primo viaggio in camper per principianti, pensato per famiglie con bambini.
Un’avventura con tratti di guida semplici, con attività interessanti e che probabilmente, con il senno di poi, avremmo anche potuto fare durare qualche giorno in più 🙂

Logistica e Organizzazione

  • Periodo: 26 luglio – 2 agosto 2024
  • Mezzo: Camper noleggiato (prima esperienza)
  • Itinerario: Milano → Innsbruck → Monaco (Legoland) → Lago di Garda → Milano

Le Tappe del Viaggio

Innsbruck e Dintorni (2 giorni, 3 notti)

La prima tappa è coincisa con la prima lezione importante che ho appreso sul viaggiare con il camper per principianti come me:

I tempi sono più lunghi che viaggiare in automobile.

Il navigatore mi indicava 4 ore per raggiungere Innsbruck, ma non aveva considerato che il camper non è la mia auto ed essendo la mia prima esperienza la prudenza era tanta (e la velocità molto bassa…). Siamo arrivati al campeggio quasi al buio, ma ho superato brillantemente la prima grande sfida: il parcheggio nella piazzola (la videocamera montata sul retro del camper è stata la mia prima alleata di questo viaggio).
Il campeggio si è rivelato un’esperienza educativa interessante per i bambini: niente bagni privati come negli Airbnb o nei bungalow a cui erano abituati, ma servizi condivisi con gli altri ospiti. Hanno imparato a rispettare il silenzio dopo una certa ora, considerando che si dormiva vicino a tende e altre roulotte – una lezione preziosa di convivenza e rispetto degli spazi comuni.

Lo Schlosscamping si è rivelato una base perfetta per esplorare la zona. In un paio di giorni, da qui siamo partiti per fare qualche escursione.

Un giorno lo abbiamo dedicato al centro storico di Innsbruck, raggiunto con un viaggio in autobus di circa 40 minuti dal campeggio, che ci ha regalato incantevoli scorci medievali.

camper bambini

Il Tettuccio d’Oro (Goldenes Dachl) brilla ancora come quando fu costruito nel XV secolo, e passeggiare per la Maria-Theresien-Strasse ti fa sentire parte della storia austriaca. La pausa pranzo all’Hard Rock Café, poi, è stato il compromesso perfetto tra la nostra voglia di cultura e il desiderio dei bambini di mangiare in un posto “cool”. Super interessante il Museo Audioversum, uno spazio interattivo e coinvolgente da non perdere. Il Museo, infatti, permette di sperimentare il mondo del suono in modo unico. Il momento più divertente è stato quello della stanza insonorizzata, dove abbiamo fatto una gara di urla – un modo perfetto anche per sfogarci dalle inevitabili tensioni che il viaggio portava con sè 🙂

Un’altro giorno l’abbiamo dedicato alla visita alla Swarovski Kristallwelten a Wattens, che abbiamo raggiunto in bicicletta dal campeggio.

Non è la classica fabbrica-museo che ci si potrebbe aspettare, ma un vero e proprio parco luccicante. All’esterno, il Giant (un volto gigante da cui esce una cascata d’acqua) dà il benvenuto ai visitatori.

All’interno, le Camere delle Meraviglie offrono installazioni artistiche che giocano con luci e cristalli in modo sorprendente. Il parco esterno, poi, è pieno di installazioni artistiche e aree gioco per bambini.

Purtroppo, non siamo riusciti per motivi di tempo a raggiungere con la funicolare l’Alpen Zoo, ma è una tappa di cui tutti ci parlavano benissimo, come anche visitare il castello Neuschwanstein.

Legoland, Germania (1 giorno, 2 notti)

La tappa successiva è stata la sorpresa per i bambini: Legoland Deutschland, a Günzburg.

camper legoland
Sebbene dormire nel parcheggio non sia stata un’esperienza particolarmente piacevole, nel parco ci siamo divertiti. Dopo anni passati a giocare con i LEGO insieme ai miei figli, vedere le giostre che richiamavano questi amati mattoncini è stato davvero emozionante – un modo per vedere prendere vita tutti quei momenti di gioco condiviso. Nonostante le lunghe code (inevitabili in ogni parco divertimenti) e l’invasione di vespe (protette in Germania con multe fino a 65.000 euro per chi le uccide), è stata una giornata piacevole.

Le attrazioni che abbiamo preferito:

  • The Great LEGO Race VR Coaster: una montagna russa che combina il movimento reale con la realtà virtuale
  • NINJAGO The Ride: un’avventura interattiva dove si combattono i nemici con movimenti delle mani
  • LEGO CITY Police Station: dove i bambini possono guidare una barca della polizia

Lago di Garda (2 giorni, 2 notti)

L’ultima tappa ci ha portato in un agriturismo molto carino sul Lago di Garda. Qui abbiamo sperimentato la formula dell’agricampeggio all’Albero delle mele, immerso tra i frutteti e con una bella piscina nella quale ci siamo rilassati a prendere il sole. Abbiamo anche approfittato delle piste ciclabili, e mio figlio ha persino fatto la sua prima lezione di surf.

Riflessioni da Camperista Principiante

Ripensando alla nostra esperienza in Camper, mi rendo che i miei timori iniziali fossero esagerati.
Il camper, che mi sembrava un mostro impossibile da domare, si è rivelato fin da subito un compagno di viaggio affidabile e sorprendentemente maneggevole. La chiave è stata accettare che non stavo guidando un’auto – i movimenti devono essere più lenti, più pianificati, ma questo non è necessariamente un male.

La vita in camper ti insegna a rallentare, non solo alla guida ma in ogni aspetto del viaggio.

All’inizio può essere frustrante per chi, come me, è abituato a massimizzare ogni minuto in viaggio (per intenderci: stesso viaggio ma in automobile, avrei fatto 4 volte che sono riuscito a fare in camper). Ma poi scopri che c’è qualcosa di speciale nel dover aspettare l’autobus per andare in città, nel dover pianificare con più attenzione gli spostamenti, nel dover rispettare i ritmi della vita da campeggio.

I bambini si sono adattati bene a questa dimensione più lenta. Anzi, hanno apprezzato anche gli aspetti “pratici” della vita in camper: riempire il serbatoio dell’acqua, organizzare gli spazi del camper, montare e smontare la piazzola. Tutte queste piccole routine quotidiane sono diventate parte dell’avventura.

Se state pensando di provare l’esperienza del camper, il mio consiglio è: fatelo. Ma iniziate con un viaggio breve, magari una settimana come abbiamo fatto noi. Scegliete un itinerario che alterni luoghi turistici a tappe più tranquille, e non abbiate paura di modificare i vostri piani in base alle circostanze.

Il bello del camper è proprio la libertà di poter cambiare idea.

Alcuni consigli pratici:

  • Investite in un navigatore specifico per camper: vi eviterà strade troppo strette o ponti troppo bassi, dando quel tocco in più di serenità al viaggio che personalmente ho apprezzato.
  • Fate pratica con le manovre in un parcheggio vuoto prima di partire. Anche solo qualche minuto ti aiuta a prendere la mano sulle dimensioni del mezzo.
  • Portate sempre con voi delle biciclette: sono il mezzo ideale (probabilmente indispensabile) per esplorare i dintorni del campeggio. L’alternativa è spostare ogni volta il camper, ma se la piazzola è stata già messa a posto e “addobbata”… è una fatica che eviterei.
  • Scegliete campeggi ben collegati ai mezzi pubblici, se volete visitare le città.
  • Non cercate di replicare i ritmi di un viaggio in auto: il camper ha i suoi tempi, e vanno rispettati (e perchè no, apprezzati)
  • Scaricate l’app Park4Night per avere punti di appoggio lungo il vostro itinerario (soprattutto se non avete pianificato maniacalmente come me le varie tappe e soste :-))

Conclusioni

Non sono diventato un camperista doc e non comprerò un camper domani, ma ripeterò sicuramente l’esperienza. L’idea di avere una casa su ruote ha un fascino particolare, soprattutto per i bambini, e il modo diverso di vivere il viaggio si è rivelato sorprendentemente piacevole. A volte, rallentare è proprio ciò di cui abbiamo bisogno.

E tu? hai mai fatto una vacanza in camper?

Lascia qui sotto nei commenti altri consigli per i camperisti alle prime armi 🙂

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Questo post fa parte della serie “Viaggi in Famiglia”. Come psicologo, so quanto le esperienze condivise siano fondamentali per la crescita e il benessere familiare. Nel mio blog, oltre a contenuti professionali, condivido questi itinerari per ispirare chi cerca idee di viaggio diverse dal solito. Vi invito, quando possibile, a vivere il maggior numero di esperienze insieme ai vostri cari – sono i mattoni con cui costruiamo i nostri ricordi più preziosi.

P.S. Per restare aggiornato sulle mie riflessioni, iscriviti alle MazzuNotes del Venerdì qui: https://www.psicologo-milano.it/newsletter/